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Sono alcuni anni che da più parti si è iniziato ad accostare gli scacchi, grazie alla loro sempre maggiore popolarità e alla loro finora poco conosciuta versatilità, a vari campi di studio e a trarne riflessioni e parallelismi, anche filosofici. Ma nessuno studio filosofico si è preoccupato di descrivere il gioco degli scacchi nella sua forma e nella sua complessità, di approfondirne i fondamenti, di valutarne le funzioni complesse rispetto al mondo della conoscenza o dell`azione. Solo uno scacchista filosofo poteva provare a farlo. Scrive Pili "La bellezza degli scacchi è per palati raffinati, anche se alla portata di tutti. Essa segue molto da vicino il senso estetico presente in matematica e logica, dove la bellezza è il risultato dell`armonia, della precisione, della concisione incisiva. Una bellissima partita a scacchi ci ricorda molto l`armonia celeste della rotazione dei pianeti attorno ad una calda stella gialla che, lenta o veloce, va avanti da millenni, in quell`immenso spazio vuoto e nero che costituisce la grande parte dell`universo". Gli scacchi, da oltre mille anni un grande mistero in bianco e nero!